Focalizzare e visualizzare
Dove hai la testa?
Allora, stai iniziando a prendere confidenza con la parte fisica del parkour: il tuo corpo sta diventando forte, più flessibile, più condizionato. I movimenti di base iniziano a essere compresi, il tuo equilibrio sta migliorando e la fluidità sta emergendo infine da quella goffaggine da cui pensavi non ti saresti mai liberato. Fico.
Ma dov'è la testa durante tutto ciò? Ti stai allenando in modo un po' incoerente e senza forma? Ti sorprendi a pensare ad altro per lunghi periodi quando ti alleni da solo o perfino in gruppo? Se succede, probabilmente ti accorgi che la tua curva di apprendimento si sta appiattendo e raggiungi presto ciò che viene chiamato 'plateau', un livello di abilità oltre il quale trovi difficile proseguire. La differenza tra molti praticanti di qualsiasi disciplina e i pochi che raggiungono la vera padronanza è da ricercare nella loro abilità a mantenere una buona concentrazione durante l'allenamento; in altre parole, FOCALIZZARE.
Ogni sport richiede concentrazione e l'abilità di liberarsi dagli effetti della distrazione. Lo sviluppo delle abilità atletiche richiede una costante attenzione all'ambiente, agli oggetti e alle altre persone coinvolte. È ben noto che il successo rispetto a sfide vicine al proprio limite è direttamente connesso alla costante presenza in ogni momento. Quindi la concentrazione provoca uno stato mentale straordinariamente chiaro e focalizzato.
Gli sportivi solitamente descrivono questo stato come 'essere nella zona', una condizione oltre alle loro normali funzioni nella quale raggiungono un'armonia del corpo e della mente e una sinergia complessiva a cui non hanno accesso usualmente.
E questo stato mentale, questa abilità di focalizzare la tua attenzione su cosa stai facendo, non è meno vitale nella pratica del parkour delle tecniche o della prestanza fisica. È importante per ragioni di sicurezza: una mancanza di concentrazione durante l'allenamento di parkour può avere conseguenze significative. Mantieni la mente presente ma senza stressarla; focalizza le variabili coinvolte con le quali ti devi muovere e ridurrai le possibilità di farti male. Noi miriamo alla longevità: allenarsi con concentrazione ti farà stare in gioco quanto vorrai.
Ma oltre all'aspetto pratico della sicurezza, focalizzare è la chiave del vero avanzamento nell'arte dello spostamento; permette di allontanarsi dal 'plateau' e superare, anche solo per un attimo, i propri limiliti. Imparare a concentrare le tue energie mentali insieme agli attributi fisici e farlo regolarmente porterà non solo a una più piena comprensione del potenziale del tuo movimento e a una genuina progressione.
Concentrati sugli ostacoli, concentrati sul tuo corpo e sul tuo livello di stanchezza, concentrati sul movimento. Col tempo e la pratica questi si mescoleranno insieme e ti porteranno poco a poco a essere pronto quando sarà necessario. Il risultato: il tuo allenamento sarà più efficace, conferendoti una maggiore resa dello sforzo. Come dice il vecchio adagio: lavora duro, si, ma lavora anche in modo intelligente.
Visualizzazione: il metodo del Sergente
Forse il più grande strumento per la concentrazione è ciò che è noto come visualizzazione attiva. È importante comprendere che è tutt'altro che un sogno a occhi aperti o una riflessione su eventi passati. Visualizzare è l'attuale prova mentale di un'azione precedente, e qualche volta contemporanea, all'azione stessa. Immagina di attuare le azioni intenzionali o i movimenti in ogni minimo dettaglio possibile e con un successo perfetto. Vedi esattamente come vuoi che sia il movimento e lascia che il tuo corpo e la tua mente si immergano nell'immagine. Visualizzare.
Richard Suinn, psicologo sportivo, scrive che questa immagine è molto più che visuale. È anche tattile, uditiva, emozionale e muscolare; gli atleti sentono i propri muscoli in azione come se praticassero il proprio sport (1). Immagini di questo tipo catalizzano le performances fisiche… È una sorta di 'corpo che pensa' simile alle potenti visioni dei sogni a occhi aperti.
Numerosi studi scientifici sullo sport hanno rivelato che la concentrazione durante l'allenamento su particolari abilità o parti del corpo aumenta l'effettiva resa dell'esercizio. È stato anche scoperto, in uno studio su un gruppo di individui che per un mese dovevano solo visualizzare un esercizio su uno specifico gruppo muscolare, che c'è stato un miglioramento della densità e della forza di tali muscoli.
Ecco come funziona: essenzialmente quando il tuo cervello concepisce un'azione genera degli impulsi che spronano i neuroni a eseguire il movimento che è stato immaginato trasmettendo tali impulsi dal cervello ai muscoli. Come risultato si ha il miglioramento dell'efficienza neuromuscolare come se l'ordine dell'azione scelta venga seguito più e più volte all'interno del corpo. Incredibilmente, siamo capaci di programmare le azioni del nostro corpo semplicemente visualizzando l'azione che vogliamo.
Lo stesso fenomeno è stato dimostrato quando a un gruppo di giocatori di basket all'università di Chicago è stato detto di non tirare a canestro per un mese, ma allo stesso tempo di visualizzare se stessi mentre fanno canestro per un po' ogni giorno: senza toccare la palla per un mese, hanno mostrato quasi lo stesso miglioramento nella performance (23%) del gruppo che ha continuato col solito allenamento per lo stesso periodo di tempo (24%). Il gruppo di controllo, che era stato istruito a non prestare attenzione al basket per lo stesso mese, non ha mostrato miglioramenti, e molti di essi hanno perso in abilità.
Centinaia di questi studi sono stati fatti e concordano sulla conclusione che la nostra fisiologia è direttamente influenzata dalla nostra mente. Comunque non vuol dire che non ti devi allenare! Ciò che significa è che per ottenere il miglior risultato dal tuo allenamento, è essenziale affiancare l'allenamento con la concentrazione e la focalizzazione sull'obiettivo. Quando i due si combinano, non c'è cosa che tu non possa realizzare.
(1) Per approfondire l'argomento informarsi riguardo alla "PNL e preparazione sportiva"
Di Dan Edwardes rivisitato e tradotto da ParkourWave